L'Estate della Paura
Dan Simmons
Titolo: L'estate della Paura
Autore: Dan Simmons
Casa Editrice: Gargoyle 2012
Pag. 632
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Sinossi:
Elm Haven, Illinois, 1960. È estate, la scuola è appena finita e cinque ragazzi di 12 anni stanno cementando un'amicizia che durerà tutta la vita e assaporando i primi, timidi corteggiamenti alle loro coetanee. Ma, fra i giochi in mezzo ai campi di grano assolati e le spensierate corse in bicicletta, qualcosa si nasconde in agguato. Una mostruosa entità senza tempo sta mietendo vittime fra i ragazzi della Old Central School, e gli adulti o rifiutano di capire quel che sta succedendo o sono essi stessi emissari di quel Male. Toccherà proprio a quei cinque amici indagare sulla natura di quell'incubo tremendo e affrontare il mostro, prima di finire anche loro preda della sua rapace avidità. E così Mike, Duane, Dale, Harlen e Kevin vivranno il loro passaggio all'età adulta lottando contro un arcano abominio che infesta le ore del buio...
5 Teschi (Capolavoro)
La Old Central School si ergeva ancora imponente, racchiudendo saldamente all'interno i propri silenzi e i propri segreti.
... Il vetro che assorbe il sole. E, al di là, l'aria azzurra e profonda, che non mostra Nulla, che non è da nessuna parte, che non ha fine.
Tempo fa, in un'altra recensione, scrissi:
Domani restituirò il libro a mia zia.. ma lo comprerò perché un domani potrei tornare ad aver voglia di entrare di nuovo nella Old Central School di Elm Haven.
E l'ho comprato! Sono tornata di nuovo tra quelle mura oscure... ne sentivo il bisogno!
Ho voluto leggere di nuovo questo romanzo nel periodo estivo. La storia inizia con l'ultimo giorno di scuola e continua per tutta l'estate che si svolgerà a Elm Haven. Ho respirato con loro l'aria estiva, aria calda, momenti di pioggia, nubi inaspettate.
Camminavo per strada e vedevo i ragazzini in bicicletta, giocare ai giardini come non pensare a loro? Alla Pattuglia Ciclistica? Sì... è così che si fa chiamare questo gruppetto di ragazzini che si fanno strada verso l'adolescenza... i loro corpi stanno cambiando, si cominciano a provare nuove emozioni, i primi amori... ma nel frattempo c'è ancora la voglia di giocare come ai vecchi tempi. Ai ragazzini piace girovagare con le loro biciclette alla ricerca di problemi che riguardano Elm Haven. Si riuniscono... fanno riunioni... Sto parlando di Dale, Lawrence, Duane, Jim, Kevin, Mike,amici da sempre...
Qualcosa sconvolge la cittadina, la scomparsa di un compagno di scuola all'interno della Old central School... il Camion della raccolta guidato dallo stranissimo custode della scuola e del cimitero Van Syke... sembra avercela con loro... strane creature sono collegate con la scuola.
Che dire dei personaggi? Sono descritti alla perfezione sia fisicamente che caratterialmente. Dan Simmon è spettacolore nei dettagli... anni fa ho amato questi dettagli e ritrovarli è stato fantastico! Non ci sono molti scrittori che elaborano gli elementi in questo modo, a volte sono troppo frettolosi tralasciando, magari, qualche dettaglio che potrebbe far chiarezza al lettore, altre volte ci sono scrittori logorroici... scrivono, scrivono e scrivono ancora a volte anche ripetendosi inutilmente... mentre lui è veramente bravo nel suo lavoro, lo fa con amore e convinzione. Mi sono legata particolarmente a un personaggio: Duan McBride.
Duane è il più intelligente del gruppo, legge tantissimo e sogna di fare lo scrittore... sarà lui a intuire che dietro a questi strani eventi si cela qualcosa di malefico, qualcosa che viene da molto lontanto... dalla storia... si tratta della Campana dei Borgia, addormentata parecchi anni fa e forse qualcuno l'ha risvegliata dal suo letargo. Duane è diverso dagli altri è in sovrappeso, ha il vizio di tirarsi su gli occhiali da vista in continuazione e anche d'estate indossa camice di flanella, ha perso la mamma da piccolo e suo padre è alcolizzato... ha un gran feeling con suo zio Art e con Dale... vive in una casa di campagna e oltre a leggere e studiare, sbriga i lavori sui campi di granturco. Mi è piaciuta la sua intelligenza... mi è andato subito in simpatia... forse abbiamo la versione di un Dan Simmons piccolino... così diverso dal resto del gruppo, ma così intelligente da esser superiore ai loro cervelli uniti.
Il confronto certo più significativo per la costruzione e l'elaborazione del testo, che fece storcere il naso a qualche critico, rimane quello con "IT" di Stephen King, tanto simili appaiono alcuni spunti ma, prima ancora se possibile, gli ingranaggi e le molle segrete dei due romanzi, nonché le ragioni profonde che vi sottostanno: il ciclico riaffacciarsi del Male, il patto che lega gli adepti, coscienti che solo il rimanere uniti potrà sconfiggerlo; si badi, in entrambi i casi c'è una sola presenza femminile nel gruppo, il balordo sadico e violento che li terrorizza e cerca di ostacolarli, e via enumerando.
Sicuramente e ne sono sicura al 100% Dan Simmon è stato influenzato da King e dal suo capolavoro "IT" non è possibile non notarlo.
Di questo romanzo c'è un seguito"L'inverno della Paura". Ho deciso di leggerlo di seguito a questo... in modo da non perdermi neppure uno dei preziosissimi dettagli di Simmons. Posso anticiparvi che uno ragazzino della Pattuglia Ciclistica tornerà a Elm Haven....
Ho votato 5 teschietti perché ritengo che questo libro sia un vero capolavoro Horror e pazienza se somiglia tanto a It... forse è proprio per questo motivo che questo romanzo è entrato nel mio cuore!
Ora vi lascio alcuni estratti del romanzo:
La notte, quando stava per scivolare nel sonno, Dale si trovava a pensare che adesso il suo amico esisteva soltanto come una manciata di cenere, e quel pensiero lo induceva a sollevarsi a sedere sul letto con il cuore martellante per la profonda realizzazione che l'universo era sbagliato.
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Dale lasciò vagare lo sguardo sui campi che si stendevano verso est, oltre l'orizzonte bordato di alberi sfumati dalla caligine, e immaginò che laggiù ci fosse Peoria - distante sessanta chilometri, al di là di colline, valli e tratti di bosco, adagiata nella sua valle fluviale e scintille di mille luci - solo che laggiù non c'era traccia di bagliori, c'era soltanto l'orizzonte sempre più buio, e lui non riusciva veramente a immaginare la città. Invece, sentiva il sommesso frusciare e sussurrare del granturco; dal momento che non c'era brezza, si disse che forse quello era il suono che produceva crescendo, salendo verso l'alto fino a diventare il muro che presto avrebbe circondato Elm Haven, isolandola dal mondo.
Leggi le mie recensioni:
Adoro i libri di questo genere, non vedo l'ora di leggerlo!!!
RispondiEliminaMi fa piacere e sono sicura che non rimarrai delusa ;)
RispondiEliminaOttima recensione! Complimenti Vale ��
RispondiEliminaGrazie mille Vy Max ;) i complimenti fanno sempre piacere!! :D
RispondiElimina:* mi piace molto anche il tuo blog è ben curato,devo crearne uno anch'io,stavo scegliendo tra i vari in rete...
EliminaSono sicura che ti sarà di gran aiuto un blog... io ti consiglio blogspot ce l'hanno moltissime scrittrici! ^_-
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