mercoledì 22 aprile 2015

Recensione: TommyKnocker. Le Creature del Buio - Stephen King


Titotlo: Tommyknocker. Le creature del Buio
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer (Ed. Pickwick)
Pag. 800
Genere: Horror/Fantascienza
Prezzo: € 11,90 € 10,12
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Sinossi:
La scrittrice Roberta Anderson scopre un giorno, nel bosco dietro casa, un enorme, sinistro oggetto sepolto lì da milioni di anni, e che tuttavia vibra ancora di un'ignota forma di vita. Con cautela, la giovane comincia a scavare per disseppellirla e, man mano che il suo lavoro procede, gli abitanti del borgo in cui lei risiede cominciano a cambiare, fondendosi in un'entità spaventevole asservita ai misteriosi esseri che ogni notte bussano alle loro porte: i Tommyknocker... Un'indimenticabile parabola del terrore "firmata" dal geniale Stephen King.

Votazione Libro:
(***** 5 stelle: Fantastico)

Recensione:



"Ieri notte a tarda ora,
i Tommyknockers, i Tommyknockers
hanno bussato e oggi ancora,
Vorrei uscire, ma non so se posso,
Per la paura che m'hanno messo addosso!"

Stephen King ci porta nella cittadina di Haven, una cittadina normalissima, con la sua gente normalissima, si conoscono tutti ...e tutti sanno di tutti. E' un classico!
Nel bosco vive Roberta Anderson, una scrittrice di romanzi western, con il suo cane.
Durante una passeggiata in un bosco di sua proprietà, la scrittrice, inciampa in uno spuntone del terreno, e decide di iniziare a scavare, per poi scoprire di aver trovato un'astronave aliena sepolta da tempo. Mentre viene disseppellita, la navetta inizia a rilasciare nell'ambiente un gas invisibile ed inodore che trasforma le persone in esseri simili agli alieni che guidarono il mezzo stellare. Fornisce a loro poteri di telecinesi, e un temporaneo genio che li rende inventori, provocando violenza psicotica e la sparizione di David Brown
Il protagonista del libro, Jim Gardener, poeta, amico e amante di Bobbi, apparentemente immune a causa di una placca d'acciaio in testa che blocca l'influenza della navicella, trascorre gran parte del tempo a ubriacarsi. 
Le persone che avevano metalli addosso rimanevano immuni, ma Gardner lavorava a contatto con la navicella, inutile dire che si stava sgretolando. Forti emorragie al naso, alle orecchie e una musica che proveniva dalla sua placca lo stordiva totalmente. Ma Gardener amava Bobbi, era la sua unica speranza, l'aveva amata e sapeva in cuor suo di amarla ancora.
Questo libro mi ha colpito davvero! Non riuscivo a smettere di leggerlo, nonostante la sua mole di 800 pagine, Non mi facevano paura, anzi avrei voluto non finissero mai, perché la storia è davvero coinvolgente. Nonostante io non ami il genere fantascientifico, questa volta mi ha preso completamente. Ovviamente si deve alla bravura di mescolare la fantascienza con l'horror. Il romanzo è un viaggio mentale pazzesco, sappiamo che King ha scritto questo romanzo in un momento particolare della sua vita. Alcol, droghe erano i componenti che hanno dato vita alle pagine dei Tommyknocker.
Un'altra cosa che mi è piaciuta da morire è il riferimento con It, ma non solo...
  • Durante un dialogo tra Ev Hillman e un barista, viene menzionata la storia di John Smith, protagonista de La zona Morta. Inoltre il personaggio fittizio David Bright, giornalista del Daily News di Bangor nel libro sopracitato, ha un ruolo anche in quest'altro romanzo di Stephen King.
  • Viene anche citata la famosa scena del film Shining di Stanley Kubrick (tratto appunto da un romanzo di King) in cui Jack sfonda a colpi di ascia la porta del bagno, tentando di raggiungere Wendy per ucciderla.
  • Uno dei personaggi secondari viaggia fino a Derry per acquistare delle batterie di cui hanno bisogno ad Haven, ma allontandosi dal paese e dall'influsso della nave aliena inizia a sentirsi male. Pensando di avere un'allucinazione, scorge dentro un tombino un clown che tiene in mano un palloncino, ma non vi dà peso. È una evidente autocitazione del romanzo dello stesso IT. Vi è un'altra citazione ad IT, quando Ev Hillman afferma di sentire "sghignazzi nelle tubature" durante la sua residenza a Derry.

Penso che ci sia molto di autobiografico nel personaggio Gardener. King stava passando un brutto periodo e quella dedica fatta alla moglie vuol dire tanto... promette... che cosa promette?
Io penso di smettere di essere dipendente dall'alcol e dalle droghe.
Come al solito King affronta argomenti importanti nei suoi romanzi, qui troviamo Gardener che è un'attivista . Quando beve troppo non può fare a meno di parlare di centrali nucleari, delle loro radiazioni, mettendo in ridicolo chi invece ne è appagato. Quel passo può risultare un po' pesante nel libro, ma ha un gran significato, ti illumina di tante cose, di cosa può avvenire se scoppiasse una centrale nucleare... ne abbiamo l'esempio di Cernobyl.

A parte ciò vi consiglio di leggerlo e spero di vedere presto il film.


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