martedì 2 settembre 2014

Recensione: La Strega di Skye - Marta Savarino


La Strega di Skye
Marta Savarino


Titolo: La Strega di Skye
Autore: Marta Savarino
Editore: Self Publishing
Pag. 39 (eBook)
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Sinossi:

Mi chiamo Morag, ho diciassette anni e fossi nata in un'altra epoca a quest'ora probabilmente sarei già morta..." 

Morag è nata in Scozia, sull'Isola di Skye, dove vive con la sua famiglia. Sembra una ragazza come tante ma in realtà nasconde un segreto: come ogni donna primogenita della sua famiglia è una strega che discende direttamente dal Clan Mac Leod che ha regnato sull'isola per secoli. Arriva il momento in cui, come altre giovani streghe prima di lei, deve affrontare un'esperienza che la porta a viaggiare indietro nel tempo fino a giungere nel 1685 dove incontra Deirdre Mac Leod, strega dall'enorme potere e sua diretta antenata. Ma qualcosa per Morag non andrà per il verso giusto... 



4 teschietti: Bello!

... Mi chiamo Morag, ho diciassette anni e fossi nata in un’altra epoca a quest’ora, probabilmente, sarei già morta. Sono una strega e l’ho sempre saputo, sin dal primo momento che ho aperto gli occhi...

La novella di Marta Savarino inizia con Morag che parla di sé, del suo essere Strega ai tempi d’oggi e di come sarebbe stata la sua vita al tempo dell’Inquisizione. Un tema molto toccante, un lato oscura della storia, purtroppo, cruda verità. Io seguo il sentiero della Dea e le parole che Marta ha scritto mi toccano il cuore.
Che cosa vuol dire essere Strega ai giorni d’oggi?
Ammetto io stessa la difficoltà nel far capire alle persone che non c’è niente di male... che non esiste nessun Diavolo o Satana, in base a come si preferisce chiamarlo. Non è forse stato il Cristianesimo o Cattolicesimo a inventarlo, facendo credere che i pagani fossero dei demoni scesi in terra?
E così Morag racconta l’avventura di sua zia Deirdre... ai tempi in cui gli inquisitori erano ovunque. Racconta del suo amore per la sua Isola: Skye (Scozia); del suo amore per la natura e del suo dono... ereditato dalla famiglia. Una grande opportunità le sarà concessa... parlare con sua zia Deirdre. Quando Moraga guarderà nei suoi occhi, vedrà i suoi STESSI occhi... così unici per via del colore: VIOLA!
Amo molto i romanzi con streghe, fate e magia. Ho amato follemente “Le nebbie di Avalon”, il mio libro preferito in assoluto... e ho letto con piacere la storia creata dalla penna di Marta.
Il personaggio di Morag è ben strutturato. Sarà anche una strega ma è comunque una ragazza normalissima con degli amici, frequenta la scuola e ha le stesse passioni di una diciassettenne comune.
Il racconto filava lineare, tranquillo e mi chiedevo: “Strano... dov’è il colpo di scena di Marta?”, sarà perché sono abituata a leggere libri horror, thriller che mi mozzano il fiato... ma non dubitate di lei. Al quarto capitolo del racconto ho avuto un sussulto. Sì... un vero e proprio sussulto! Tutto quel che appariva lineare e forse per i miei gusti un po’ piatto si è trasformato di colpo, rendendo la mia attenzione e la mia curiosità ancora più alta! Non dubitavo di Marta, ho già letto un suo romanzo e stavo aspettando il momento in cui lei avrebbe creato il famoso “Colpo di Scena”!

«Dovrà fare molta attenzione il viaggiatore del tempo. Le porte tra i mondi , le dimensioni e le epoche sono sempre aperte è vero, ma è buona cosa essere consapevoli quando si decide di varcarne una che esse possono anche chiudersi per non riaprirsi mai più...»

Lo sapevo che Marta mi lasciava sulle spine, alla fine del racconto... mi ci ha lasciato anche con “la Vendetta di Isabelle”, in attesa del continuo. Ma so che presto uscirà il romanzo de “La Strega di Skye”, spero molto presto... perché voglio sapere... DEVO sapere come andrà a finire!! Non voglio accennare di più perché se vi siete incuriosite o incuriositi è giusto che clicchiate su Amazon e lo acquistate, come ho fatto io... e merita, credetemi.
Marta dedica questo suo racconto alle sue due figlie ed è un gesto d’amore... ho avuto l’impressione che questa storia di magia, di streghe, di incanti, fosse stata scritta proprio per le due piccoline. Una favola che loro potessero leggere,vivere e viaggiare nel tempo insieme a Morag. Forse mi sbaglio, ma se è così la trova una bellissima idea.

Concludo dicendo che è un racconto che consiglio agli amanti del Fantasy, delle Streghe, della Magia, ma anche di Avventura, perché l’avventura di Morag è bellissima e sinceramente avrei voluto anch’io viaggiare come lei... indietro nel tempo.


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