mercoledì 10 luglio 2019

RECENSIONE: MEMORIE DI UNA STREGA - GIOVANNA IAMMUCCI


Buon Pomeriggio.
Libri in Bottiglia ha recensito 
"Memorie di una Strega" di Giovanna Iammucci,
edito Aletti Editore.
Andiamo a scoprirlo insieme.



SCHEDA LIBRO:

Titolo: Memorie di una Strega
Autore: Giovanna Iammucci
Editore: Aletti Editore
Genere: Narrativa, Fantasy
Formato Libro:
Ebook: € 3,63
Cartaceo: 10,96
LInk d'acquisto:

TRAMA:

Un racconto in un tempo indefinito, mescolato di magia e sangue, di orrore e piacere, fra streghe, fate, demoni ed incantesimi, dove una giovane donna Isabetta, iniziata all'arte della Stregoneria, è combattuta fra l'amore per un sacerdote Padre Tommaso e, la sua natura di janara. "Memorie di una strega" è un romanzo visionario, crudele, coraggioso, che vi condurrà in un'epoca dove la superstizione si nutre dell'ignoranza, ma è anche la testimonianza di una donna che combatte per tenere viva la sua essenza primordiale. Giovanna Iammucci (Torino, 1980). Scrittrice attiva nell'ambito culturale e sociale, partecipa a vari concorsi poetici fra cui i rinomati "Il Tiburtino" ed "Il Federiciano" (Aletti editore) dove si aggiudica un posto nelle antologie. Partecipa al concorso nazionale di narrativa "9 settembre 1943 Operazione Avalanche" con il racconto "Fra sangue e coraggio" (Centro Culturale Studi Storici il Saggio) e ai concorsi internazionali di poesia "L'Angelo" ed il "Cardile" sempre della stessa casa editrice, dove viene premiata rispettivamente con il quarto ed il secondo posto. Collabora scrivendo articoli per il giornale "Il Saggio". Da poco si cimenta in monologhi teatrali ed uno di questi, è stato portato in scena durante una mostra pittorica. "Memorie di una strega" è il suo secondo libro, preceduto da "L'altra metà dei miei occhi" (Aletti Editore).

VOTO LIBRO:

💀💀💀💀💀

(5 teschietti)

RECENSIONE:


"Nelle vostre vene  scorre il sangue di Aradia, regina delle streghe.
Nessuno ha mai sconfitto quella donna ed è scomparsa nel nulla senza lasciare traccia.
E' sfuggita al rogo molte volte e c'è chi dice
viva ancora sotto le sembianze di un animale
o addirittura sia divenuta una fata!
Che Assurdità!

Isabetta è una strega,
ma non lo sa fin dall'inizio...
pian piano, attraverso una vecchia del paese,
imparerà tantissime cose, ma la cosa più
importante, riconoscerà di essere una strega.
Le streghe hanno vissuto un periodo orribile...
rischiando il rogo o chi purtroppo 
dopo torture, violenze e ogni tipo di abuso,
ha ammesso di essere la figlia o la sposa di Satana.
Facile parlare... non erano torture all'acqua di rose...
ma veri e propri abusi, e a volte, si moriva...
anche se... si era dannati al fuoco eterno.
Isabetta è un personaggio meraviglioso.
Bella, potente, radiosa, magica,
ma come ogni essere umano ha un punto debole:
l'amore...
Nel romanzo l'autrice, Giovanna Iammucci, scrive:
"Ricorda: una strega innamorata, è una strega debole."
La verità... 
L'amore ci prende talmente tanto, che a volte trascuriamo tutto il resto.
Investiamo energie, energie potenti, per far in modo che 
il nostro amato, si congiunga a noi.
Una strega innamorata perde energie; perde la razionalità;
sogna... e abbassa la guardia.
Molto rischioso.
Ci sono stati momenti in cui mi sono rivista in Isabetta. Un romanzo che mi ha emozionato, ma fatto anche soffrire.
Un romanzo dove la magia scorre attraverso l'inchiostro,
modellando con fatti storici, preghiere wicca e tante rivelazioni, leggende, storie, 
che l'autrice generosamente ci regala a ogni inizio capitolo.
In tutte noi streghe esiste Isabetta; dobbiamo solo farla uscire fuori; lasciarla vagare fuori dal nostro corpo e darle energia.
Non la lasciamo rinchiusa dentro di noi. Lei scalpita.
Impariamo ad ascoltare quella voce interiore, che ci parla, ma siamo troppo distratti per ascoltare con attenzione.
Isabetta... io l'ho lasciata andare... è fuori di me...
Mi completa... e mi innalza a livelli superiori.

Consiglio questo romanzo a chi ama il fantasy, la storia medioevale e dell'inquisizione e a ogni streghetta che ama assaporare la magia rinchiusa in ogni minima parola.








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