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Horror/ Dark Fantasy
Trama:
Una donna dai capelli rosso fuoco, penetrò nella mente di Khloe Martins, rendendole la vita un vero incubo. Strani omicidi avvennero in una Praga misteriosa, firmati con la lettera 'K'. Un Serial Killer si aggirava tra i vicoli di Praga? Khloe aveva il potere, di vedere, quegli omicidi nei suoi incubi peggiori, ma non poteva far nulla per fermare il mostro che uccideva quelle donne e che si nutriva della sua mente...
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RECENSIONI DEL ROMANZO:
Cinzia Felicioni:
IERI SERA HO LETTO IL LIBRO E DEVO DIRE CHE MI HA COINVOLTO MI HA TRASPORTATO NEL MONDO DI KHLOE è UN THRILLER PARANORMALE E SUGGESTIVO VI INVITO A LEGGERLO E MI DARETE RAGIONE APPENA INIZIERETE A LEGGERLO VI TRASPORTERÀ' NELL'INCUBO DI KHLOE E DI SICURO NON VI ANNOIERETE! MAGNIFICO.
Manuella Friello:
Talmente tanta la curiosità di scoprire il finale che l'ho letto in una sera...semplice e scorrevole. E' un libro che può far credere anche a te di essere in una dimensione parallela. Si consiglia la lettura in ore serali, preferibilmente con luce soffusa ed in assenza di disturbatori...! Solo così potrai essere catturato nel mondo di Kloe...e chissà, forse anche tu potresti scoprire che quello specchio che...- - ->
- - - > LEGGETELO!!! < - - -
- - - > LEGGETELO!!! < - - -
Lea:
ho letto il libro Valeria, è bellissimo....aspetto il prossimo adesso.
Stella Marina:
Le lenzuola nere di Khloe di Valeria De Luca: per chi non avesse ancora letto il romanzo, lo consiglio vivamente perché è appassionante. È Coinvolgente come i personaggi che riga dopo riga prendono vita nella tua mente e ti travolgono nella storia e senza che te ne accorgi diventi uno dei personaggi o forse diventi il protagonista...È un romanzo ben strutturato, i luoghi, i personaggi, descritti ma non dispersivo ed è un romanzo dove racchiude tutti i generi: thriller, psicologia, horror, fantasy e paranormale...e se vi piace la suspense è questo il romanzo giusto per l'estate...Le lenzuola nere di Khloe di Valeria De Luca.
Federica Orsida:
Delle lenzuola nere… Semplici lenzuola nere, apparentemente innocue, che celano un mistero antico e fitto come il tempo stesso.
Khloe trascorre la sua esistenza come qualunque diciannovenne: amici, un amore non corrisposto, poche certezze , e un futuro che sembra lontano.
La sua vita viene scossa violentemente da un incubo ricorrente dove appare una donna con i capelli rossi e un misterioso uomo/ombra senza volto.
All’inizio, anche se visibilmente scossa, Klhoe non da molta importanza al sogno relegandolo, a un semplice incubo senza importanza.
Ma alla morte di Demetra, la cugina del suo migliore amico, Khloe capisce che la donna rossa riesce a intervenire in qualche modo nella vita reale, poiché le ha sognato la morte di Demetra esattamente come è avvenuta.
Da lì l’incubo diventa realtà e una serie di efferati delitti, che Khloe sogna puntualmente, sconvolgono la vita della giovane trascinandola in un vortice dal quale fa fatica a uscire.
Un’anziana misteriosa e un affascinante poliziotto rendono il mistero ancora più fitto, mentre la donna dai capelli rossi gioca con la vita di Klhoe e ne sconvolge l’esistenza.
Due realtà parallele che si intrecciano e si fondono, dove mai niente è ciò che sembra e dove tutto diventa violenza.
Thriller sapientemente costruito “Le lenzuola nere di Khloe” di Valeria De Luca edito da Editoria Programma, inchioda il lettore in una trama sapientemente costruita, tenendolo legato fino all’ultima pagina.
Una storia ben scritta tra una realtà difficile da accettare, segreti e bugie che vengono a galla di un passato impossibile da gestire e una generazione che sembra maledetta.
Un incubo che prende vita, dove tutto è niente e niente appare come dovrebbe essere in realtà.
Da sfondo a tutto delle lenzuola nere e una lettera rosso sangue.
Khloe trascorre la sua esistenza come qualunque diciannovenne: amici, un amore non corrisposto, poche certezze , e un futuro che sembra lontano.
La sua vita viene scossa violentemente da un incubo ricorrente dove appare una donna con i capelli rossi e un misterioso uomo/ombra senza volto.
All’inizio, anche se visibilmente scossa, Klhoe non da molta importanza al sogno relegandolo, a un semplice incubo senza importanza.
Ma alla morte di Demetra, la cugina del suo migliore amico, Khloe capisce che la donna rossa riesce a intervenire in qualche modo nella vita reale, poiché le ha sognato la morte di Demetra esattamente come è avvenuta.
Da lì l’incubo diventa realtà e una serie di efferati delitti, che Khloe sogna puntualmente, sconvolgono la vita della giovane trascinandola in un vortice dal quale fa fatica a uscire.
Un’anziana misteriosa e un affascinante poliziotto rendono il mistero ancora più fitto, mentre la donna dai capelli rossi gioca con la vita di Klhoe e ne sconvolge l’esistenza.
Due realtà parallele che si intrecciano e si fondono, dove mai niente è ciò che sembra e dove tutto diventa violenza.
Thriller sapientemente costruito “Le lenzuola nere di Khloe” di Valeria De Luca edito da Editoria Programma, inchioda il lettore in una trama sapientemente costruita, tenendolo legato fino all’ultima pagina.
Una storia ben scritta tra una realtà difficile da accettare, segreti e bugie che vengono a galla di un passato impossibile da gestire e una generazione che sembra maledetta.
Un incubo che prende vita, dove tutto è niente e niente appare come dovrebbe essere in realtà.
Da sfondo a tutto delle lenzuola nere e una lettera rosso sangue.
Letteratura Horror:
“Le lenzuola nere di Khloe” di Valeria De Luca è il romanzo recensito oggi, per voi amanti del terrore, da Letteratura Horror.
Le lenzuola nere di Khloeè una storia che ha del potenziale. Un potenziale che però viene solo parzialmente sfruttato dalla penna di Valeria De Luca, a cui, se da una parte va riconosciuta un’originale abilità creativa, dall’altra le andrebbe criticata una non altrettanto attrattiva abilità espressiva e di affabulazione.
Le lenzuola nere di Khloeè una storia che ha del potenziale. Un potenziale che però viene solo parzialmente sfruttato dalla penna di Valeria De Luca, a cui, se da una parte va riconosciuta un’originale abilità creativa, dall’altra le andrebbe criticata una non altrettanto attrattiva abilità espressiva e di affabulazione.
Una critica, sia chiaro, dalla genuina finalità costruttiva, ed indubbiamente rispondente ad un personale gusto letterario, che qui, purtroppo, non trova pieno soddisfacimento.
Le sventure che costellano l’esistenza di Khloe sono strutturate lungo un percorso tra il reale e il mentale. Un puro viaggio introspettivo che arriva, al suo climax, ad una vera e propria fusione e confusione tra le due dimensioni. Il mondo della mente trova corpo, non solo attraverso gli influssi mentali del male che condizionano le azioni dei personaggi, ma addirittura in un estremo sconfinamento dal loro territorio preposto. Ma tali influssi maligni, inconsci, vanno oltre la semplice definizione di “indicibili segreti” o “scheletri nell’armadio”, arrivando a toccare quel punto liminare dell’esistenza e trovando sede nel più radicato recesso ancestrale.
Khloe è soggetta ad un tormento ossessivo che nasce dal sogno. Ella approda all’obliosa landa della sua mente dove hanno attecchito i suoiimpulsi atavici di demoniaca origine.
Una compenetrazione che, come allude esplicitamente la De Luca, rimanda al doppio e al mistico della serie televisiva di grande successo Twin Peacks. Unapproccio lynchiano alla letteratura quindi, ma che di certo non eguaglia l’efficace abilità affabulatrice della serie e del lungometraggio prequel.
Il tema del doppio è, nonostante tutto, reso validamente, adottando quegli stilemi classici e quelle soluzioni di cui, più il cinema che la letteratura, hanno fatto grande uso nel periodo espressionista. L’uso dello specchio come confine tra i due mondi, il contrasto cromatico: il rosso dei capelli di Kendra contro il nero (dark) del vestiario di Khloe, oltre all’affinità che lega i nomi di tutti i personaggi di questa storia. Come se le intere vicende si limitassero ad un'unica esperienza mentale della giovane Khloe, persa nel mondo dei sogni, a cui ha accesso grazie a quelle lenzuola nere, sorta di chiave ad un portale magico. Da questo punto di vista un doveroso parallelo è sempre con Lynch ed il suoMulholland Drive. Ma rimandi impliciti anche al film di Polanski Rosemary’s Baby – il latte con cui la finta infermiera droga Khloe per sottrarle il bambino – e a Nightmare – lo scontro nel mondo dei sogni – non mancano . E come per le suddette pellicole neo-noir, Le lenzuola nere di Khloe presenta tutti quegli elementi caratteristici del genere. Dall’indagine al mondo della mente; dalla riflessione sulla relatività tra bene e male alla fusione tra fisico e spirituale.
Una buona capacità di riproporre tematiche classiche attraverso un (parzialmente) nuovo punto di vista, ma che, come detto, ha di contro una fiacca virtù coinvolgente. Condizione imprescindibile per una ottimale fruizione di un racconto che, in questo caso, viene in parte delusa.
Una lettura comunque consigliabile, per la semplicità e le sensibili tematiche in salsa orrorifica.
Le sventure che costellano l’esistenza di Khloe sono strutturate lungo un percorso tra il reale e il mentale. Un puro viaggio introspettivo che arriva, al suo climax, ad una vera e propria fusione e confusione tra le due dimensioni. Il mondo della mente trova corpo, non solo attraverso gli influssi mentali del male che condizionano le azioni dei personaggi, ma addirittura in un estremo sconfinamento dal loro territorio preposto. Ma tali influssi maligni, inconsci, vanno oltre la semplice definizione di “indicibili segreti” o “scheletri nell’armadio”, arrivando a toccare quel punto liminare dell’esistenza e trovando sede nel più radicato recesso ancestrale.
Khloe è soggetta ad un tormento ossessivo che nasce dal sogno. Ella approda all’obliosa landa della sua mente dove hanno attecchito i suoiimpulsi atavici di demoniaca origine.
Una compenetrazione che, come allude esplicitamente la De Luca, rimanda al doppio e al mistico della serie televisiva di grande successo Twin Peacks. Unapproccio lynchiano alla letteratura quindi, ma che di certo non eguaglia l’efficace abilità affabulatrice della serie e del lungometraggio prequel.
Il tema del doppio è, nonostante tutto, reso validamente, adottando quegli stilemi classici e quelle soluzioni di cui, più il cinema che la letteratura, hanno fatto grande uso nel periodo espressionista. L’uso dello specchio come confine tra i due mondi, il contrasto cromatico: il rosso dei capelli di Kendra contro il nero (dark) del vestiario di Khloe, oltre all’affinità che lega i nomi di tutti i personaggi di questa storia. Come se le intere vicende si limitassero ad un'unica esperienza mentale della giovane Khloe, persa nel mondo dei sogni, a cui ha accesso grazie a quelle lenzuola nere, sorta di chiave ad un portale magico. Da questo punto di vista un doveroso parallelo è sempre con Lynch ed il suoMulholland Drive. Ma rimandi impliciti anche al film di Polanski Rosemary’s Baby – il latte con cui la finta infermiera droga Khloe per sottrarle il bambino – e a Nightmare – lo scontro nel mondo dei sogni – non mancano . E come per le suddette pellicole neo-noir, Le lenzuola nere di Khloe presenta tutti quegli elementi caratteristici del genere. Dall’indagine al mondo della mente; dalla riflessione sulla relatività tra bene e male alla fusione tra fisico e spirituale.
Una buona capacità di riproporre tematiche classiche attraverso un (parzialmente) nuovo punto di vista, ma che, come detto, ha di contro una fiacca virtù coinvolgente. Condizione imprescindibile per una ottimale fruizione di un racconto che, in questo caso, viene in parte delusa.
Una lettura comunque consigliabile, per la semplicità e le sensibili tematiche in salsa orrorifica.
Viviana Calabria:
Gli incubi, per Khloe, non sono solo brutti sogni.
Chi è quella bellissima e crudele donna dai capelli rossi, così ossessionata da me?
E quel sangue sulle mie mani? Cosa ci faccio qui?
Qualcosa, o meglio qualcuno, arriva a turbare i sogni e la vita di Khloe, una diciannovenne che vive con la sua gatta nera Moon.
Valeria De Luca ci catapulta in un mondo in cui niente è come sembra. Un continuo viaggio tra realtà e sogno per la protagonista, fino ad una fusione tra i due mondi che renderà difficile distinguerli.Ritroviamo così Khloe e Kendra, realtà e sogno; due donne diverse, ma che rappresentano il tema del doppio, tanto caro alla letteratura horror. Il senso del doppio e della presenza di questi due mondi è resa, in maniera valida, da oggetti usati come portali o dai colori classici della letteratura e del cinema di genere: il rosso e il nero.
I temi della lotta tra il bene e il male e dell’indagine psicologica sono l'elemento più importante.
Chi è quella bellissima e crudele donna dai capelli rossi, così ossessionata da me?
E quel sangue sulle mie mani? Cosa ci faccio qui?
Qualcosa, o meglio qualcuno, arriva a turbare i sogni e la vita di Khloe, una diciannovenne che vive con la sua gatta nera Moon.
Valeria De Luca ci catapulta in un mondo in cui niente è come sembra. Un continuo viaggio tra realtà e sogno per la protagonista, fino ad una fusione tra i due mondi che renderà difficile distinguerli.Ritroviamo così Khloe e Kendra, realtà e sogno; due donne diverse, ma che rappresentano il tema del doppio, tanto caro alla letteratura horror. Il senso del doppio e della presenza di questi due mondi è resa, in maniera valida, da oggetti usati come portali o dai colori classici della letteratura e del cinema di genere: il rosso e il nero.
I temi della lotta tra il bene e il male e dell’indagine psicologica sono l'elemento più importante.
Purtroppo, pur avendolo letto in due ore, il libro non mi ha coinvolta particolarmente. Manca, secondo me, tutto il contorno della storia, come una descrizione della bellissima città di Praga, in cui è ambientata la vicenda.
Anche i personaggi non hanno molto spessore; i dialoghi un po’ banali.
Altra pecca che non potevo non notare è l’impaginazione. La versione che mi è stata inviata dall'autrice prevede un’interlinea ogni due righe senza alcun motivo apparente. Inoltre la punteggiatura va completamente rivista.
Il potenziale c’è sicuramente, purtroppo non posso dare un voto positivo. Spero di leggere ancora qualcosa di questa autrice e spero che ascolti le mie “critiche” assolutamente costruttive.
Voto:★½
Anche i personaggi non hanno molto spessore; i dialoghi un po’ banali.
Altra pecca che non potevo non notare è l’impaginazione. La versione che mi è stata inviata dall'autrice prevede un’interlinea ogni due righe senza alcun motivo apparente. Inoltre la punteggiatura va completamente rivista.
Il potenziale c’è sicuramente, purtroppo non posso dare un voto positivo. Spero di leggere ancora qualcosa di questa autrice e spero che ascolti le mie “critiche” assolutamente costruttive.
Voto:★½
Non sottovalutate mai i vostri incubi...
L'autrice consiglia di leggere il suo libro ascoltando questa canzone; io l'ho fatto! (colonna sonora di "Twin Peaks").
Stefania Ena:
Grande Vale! Ho cominciato a leggere "Le Lenzuola Nere di Khloe" oggi pomeriggio, l'ho divorato! Sono dovuta arrivare fino all'ultima pagina! Bellissimo! Era da tempo che un libro non mi coinvolgeva così tanto! Complimenti!
Marta Savarino:
Un romanzo molto carino, l'autrice come scrive nella prefazione si è ispirata a una serie televisiva che ha lasciato il segno in quelli della nostra generazione, mi riferisco a Twin Peaks di David Lynch. Leggere questo libro è come vivere un incubo continuo in cui a volte si fa fatica a distinguere cosa è reale e cosa invece no ma sognato, vissuto sì ma in una dimensione parallela: nel giardino delle rose nere dove a dominare è Kendra, essere malvagio ma una sorta di alter ego della povera Khloe. Sì, "povera Khloe" davvero visto che gliene succedono di tutti i colori: infanzia e adolescenza difficili, orfana, cresce in un ambiente "sporco" che la fa cedere a troppi vizi per essere poco più di una ragazzina: beve troppo, si droga, troppi uomini e sempre sbagliati ( soprattutto Kris ma scoprirete perchè! ) ma alla fine ci sta una caratterizzazione simile della protagonista. Khloe non è mai stata felice in tutta la sua vita e in più ci sono questi sogni che la tormentano, sogni che diventano purtroppo realtà portando soltanto ad altro dolore e sofferenza...Sì, povera Khloe davvero! In conclusione, un libro che si legge volentieri e che lascia un finale aperto a un seguito...vedremo!
Paola Celli:
Letto in una serata... bravissima!
Martina Tosi:
Paola Celli:
Letto in una serata... bravissima!
Martina Tosi:
Le lenzuola nere di Khloe è un libro davvero avvincente che ti cattura e ti lascia col fiato sospeso. Alcuni punti sono un po' incerti ma si nota che questa scrittrice sta crescendo e migliorando e che col tempo potrebbe scrivere libri molto belli!
Un libro che consiglio a tutti!
Simona (cassiera bar):
Bellissimo! Voglio il continuo!
Carla Ruggeri:
Il tuo libro è molto scorrevole,di semplice lettura....ha una caratteristica bella,porta il lettore a leggerlo tutto di un fiato...descrizioni belle sia dei caratteri che dei luoghi....ma non so quanto possa il mio commento essere vero,non sono né un giornalista ,ne' un critico ...ma ti esprimo solo le mie impressioni...
Un libro che consiglio a tutti!
Simona (cassiera bar):
Bellissimo! Voglio il continuo!
Carla Ruggeri:
Il tuo libro è molto scorrevole,di semplice lettura....ha una caratteristica bella,porta il lettore a leggerlo tutto di un fiato...descrizioni belle sia dei caratteri che dei luoghi....ma non so quanto possa il mio commento essere vero,non sono né un giornalista ,ne' un critico ...ma ti esprimo solo le mie impressioni...
Mauro
Magnifico
Premetto di aver letto anche il libro precedente della buona Valeria.
Ma in questo si e'superata, il libro ha una cadenza coinvolgente, pieno di colpi di scena.
Ieri sera l'ho iniziato e oggi pomeriggio non fosse che dovevo uscire l'ho terminato dopo cena.
Raramente un autore emergente mi prende cosi tanto, ma i libri di questa scrittrice mi appassionano moltissimo.
I personaggi mi entrano dentro e la cadenza del racconto mi cattura, amo la capacita' tutta sua che ha di coinvolgere il lettore.
Ho amato moltissimo ritrovare un personaggio di un suo precedente libro, quasi a voler creare una continuita', che tutti i suoi libri siano legati l'uno all'altro.
Mia cara Valeria, ho aspettato un po' di tempo per leggere questa tua opera, ma ne e' valsa la pena.
Ora aspetto di leggere il proseguo.
Nell'attesa, consiglio i libri di questa giovane scrittrice a tutti coloro che non la conoscessero, sara' una piacevole scoperta, che vi lascera' stupiti come nessuna casa editrice di fama l`abbia nelle sue schiere.
Ma in questo si e'superata, il libro ha una cadenza coinvolgente, pieno di colpi di scena.
Ieri sera l'ho iniziato e oggi pomeriggio non fosse che dovevo uscire l'ho terminato dopo cena.
Raramente un autore emergente mi prende cosi tanto, ma i libri di questa scrittrice mi appassionano moltissimo.
I personaggi mi entrano dentro e la cadenza del racconto mi cattura, amo la capacita' tutta sua che ha di coinvolgere il lettore.
Ho amato moltissimo ritrovare un personaggio di un suo precedente libro, quasi a voler creare una continuita', che tutti i suoi libri siano legati l'uno all'altro.
Mia cara Valeria, ho aspettato un po' di tempo per leggere questa tua opera, ma ne e' valsa la pena.
Ora aspetto di leggere il proseguo.
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1 di 1 persone hanno trovato utile la seguente recensione
Di vymax il 10 aprile 2015
Formato: Formato Kindle Acquisto verificato
Appena scaricato,in bocca al lupo Vale,poi appena lo leggo ti farò senz'altro sapere,ma già conoscendo il tuo genere sono certa che sarà accattivante e misterioso...
Un bacio
Viviana
Un bacio
Viviana
1 di 1 persone hanno trovato utile la seguente recensione
Di Genny il 26 ottobre 2015
Formato: Formato Kindle
questo libro è molto particolare , ma in confronto ad Emily Noir manca si spessore psicologico soprattutto , la protagonista si trova in un vortice sessuale come un buco nero, disgregante e illogico, direi delirante !Ricorda il gotico che a me piace e anche lo stile è scritto bene ma è una corsa senza spazio ne tempo, senza inizio ne fine, senza meta!
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